Einblicke2/8/2024

Agile e Teatro

Portare sul palco uno spettacolo teatrale necessita di un'organizzazione adeguata all'interno della compagnia. Proprio come accade per la rappresentazione di una scena teatrale, anche nel team agile si devono adottare determinati comportamenti per ottenere risultati concreti.​

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Portare sul palco uno spettacolo teatrale necessita di un'organizzazione adeguata all'interno della compagnia. 
Proprio come accade per la rappresentazione di una scena teatrale, anche nel team agile si devono adottare determinati comportamenti per ottenere risultati concreti.​ 

Vediamo quali sono i 5 comportamenti che accumunano una compagnia teatrale e un team agile:

1. Non pensare a come farlo: fallo

Durante le prove il rischio è di perdere tempo ad analizzare troppo le cose, a cercare di interpretare le parole del regista, a creare problemi che non esistono. “Provo a fare questo pezzo nel modo che dico io, che mi viene più facile, poi vediamo se riesco a farla come c’è scritto sul copione”. Come diceva Yoda: fare o non fare, non c’è provare.

Così, spesso, a lavoro, si prolungano le fasi di analisi, si approfondiscono i problemi, e una volta che si decide di agire le cose son già cambiate, e bisogna ripartir da capo con l’analisi. Si impara e si cresce molto più rapidamente agendo subito, per poi ripartire da dove si è arrivati e migliorare sempre.

2. Cambia la giornata di chi ti sta davanti

Prima che parta la recitazione è opportuno dedicare tempo alla fase pre-creativa, per arrivare con la giusta predisposizione. La fase pre-creativa consiste nel sorridere alla persona di fronte come a volerla rasserenare, a volerle cambiare la giornata. Questo distingue la vera professionalità: l’attenzione sincera all’altro che lavora con te, mettendolo a proprio agio, nella condizione per fare il meglio.

3. Ascolta davvero​

Sulla scena è assolutamente importante ascoltare chi ti parla. Non perdersi nella propria testa, cercando di ricordare la battuta dopo, ma rimanere sul pezzo, essere veramente con tutta la propria concentrazione e il proprio fisico sulle parole dell’altro. E’ così con questo desiderio quasi corporeo che bisogna mettersi all’ascolto dei colleghi al lavoro, uscendo da sé e mettendosi davvero a disposizione.

4. Fidati del gruppo​

Sul palcoscenico possono esserci dei problemi. Degli imprevisti, una battuta che non viene magari. Non preoccuparti, stai sereno, qualcuno interverrà a risolvere. Non è un lavarsi le mani, una fuga, al contrario: è il sapersi fidare del gruppo, a occhi chiusi. 

E’ il miracolo del teatro, la magia che fa accadere le cose. Questa è la cosa più difficile. Credere davvero che gli altri stiano facendo il loro meglio, che nessuno si stia risparmiando. Che non deve essere il capo a risolvere tutto, ma lo possono fare i colleghi, anche meglio.

5. Abbi rispetto e attenzione per l’obiettivo comune ​

Ogni attore di una compagnia, in ogni momento, durante tutte le prove, è proteso con la mente allo spettacolo, alla messa in scena finale. Non è un passatempo: ogni attore è come se arrampicasse su una montagna senza corde, con l'obiettivo di portare sé e i compagni in cima.

L’obiettivo è ciò che ci guida; avere un obiettivo in comune, e averne cura, è il collante più forte possibile che ci sia. A quel punto ciascuno farà in modo di essere assolutamente chiaro con gli altri, non ci potranno essere incomprensioni.

Il teatro è qualcosa che ti tira fuori di te, e in ultimo ti fa riconoscere chi sei davvero. Primo Levi diceva che anche il lavoro può essere così: una tensione verso il mondo lì fuori che ti ricorda che sei uomo.

Non è facile, la maggior parte degli ambienti di lavoro sono ancora catene di montaggio, c’è una rivoluzione da fare. Il segreto è, ogni giorno, comportarsi come se avessimo vinto quella rivoluzione.