
Career Story11/12/2025
Career Story - Stefano Bruna, CTO
Potresti raccontarci il tuo ruolo attuale in adesso.it e ripercorrere le tappe principali che ti hanno portato a ricoprire il tuo ruolo?
Sono in adesso.it dal 2003 e il mio percorso è stato un’evoluzione abbastanza regolare. Ho iniziato come sviluppatore, inizialmente in modalità part-time, bilanciando il lavoro con l’attività di ricercatore al Politecnico di Milano, dove mi sono laureato in Ingegneria Informatica.
Nei primi anni in azienda, non avevamo ancora l’infrastruttura di supporto e la cultura che abbiamo oggi: eravamo davvero i primi. Con la crescita dell’azienda, il mio ruolo è evoluto: da sviluppatore ad Architetto, supportando anche le attività di pre-sale, fino a diventare Responsabile degli Architetti.
Infine, ho assunto il ruolo di CTO. È stata una progressione costante basata sulla crescita continua e sull’approfondimento tecnico.
Cosa ti ha attratto inizialmente verso il mondo dell'informatica, e cosa continua ad appassionarti oggi in questo campo?
La mia attrazione per l’informatica nasce dall’interesse per il concetto di dare istruzioni a una macchina e vederle eseguite: ancora oggi mi sorprende che tutto questo funzioni! La passione è iniziata da bambino: tra i 10 e i 12 anni mi ero procurato un dischetto per programmare in Assembler sul mio Commodore 64. Il mio primo progetto è stato realizzare un clone di Tetris, una vera sfida, affrontata con il manuale in inglese e un dizionario sempre a portata di mano. Quella curiosità iniziale è rimasta intatta fino a oggi.
Col tempo, al fascino per la tecnologia si è aggiunto l’amore per l’ingegneria del software e per l’architettura dei sistemi. Per me costruire un software è come giocare con i mattoncini: ogni componente è un cubetto che si unisce agli altri per creare una struttura complessa. Questa mentalità mi permette di mantenere la flessibilità necessaria in un mondo in continua evoluzione.
Hai continuato a dedicarti alla divulgazione tecnica in eventi e community. Che impatto ha avuto questo sul tuo sviluppo e perché è così importante condividere conoscenza?
La divulgazione è stata fondamentale per affinare le mie capacità di comunicazione e di spiegazione chiara. Parlare in eventi o contribuire alle community mi ha permesso di trasformare concetti complessi in messaggi accessibili, rendendo la condivisione di soluzioni pratiche una parte naturale del mio lavoro.
Non lo faccio per dimostrare cosa so, ma per il piacere di diffondere conoscenza e aiutare gli altri a capire e applicare soluzioni che funzionano. Questo contatto diretto con la community tecnica, unito all’esperienza manageriale come CTO, mi consente di parlare con credibilità, unendo la prospettiva tecnica a quella strategica.
Quali sono le attività che ti danno maggiore soddisfazione professionale e che contribuiscono a cementare lo spirito di squadra nel team?
Amo lavorare sullo sviluppo software e trovo grande soddisfazione nel collaborare con un team di architetti e sviluppatoribrillanti e appassionati. Quando faccio un colloquio, la prima cosa che chiedo è: “Ti stai divertendo?” Se un informatico si diverte, so che lavorerà bene.
I progetti complessi richiedono impegno e fatica, ma offrono una grande realizzazione professionale e un forte senso di orgoglio. È l’amore per le tecnologie e la volontà di costruire un team appassionato che ci mantiene motivati e ci spinge a intraprendere progetti sempre diversi e stimolanti.
Lavorando in un settore così esigente, come gestisci l'equilibrio e la sostenibilità del ritmo lavorativo?
Abbiamo imparato, anche grazie alla nostra evoluzione verso l’Agile a tutti i livelli, a trovare un ritmo di lavoro sostenibile nel lungo termine.
Il segreto è la motivazione. Se c’è passione nel fare le cose bene, le persone trovano il giusto ritmo. La competizione in adesso.it è sana: non serve per scavalcare gli altri, ma per migliorarsi a vicenda.
In questo contesto di fiducia e passione, non c’è bisogno di tattiche di command and control. Questo approccio è ciò che ci differenzia e ci permette di affrontare progetti di lungo periodo con successo.
Nel tuo ruolo di CTO, come bilanci le attività di leadership con la possibilità di innovare tecnicamente?
Sono fortunato perché l’azienda mi supporta attivamente nell’innovazione. Le attività che mi sono assegnate, come la preparazione di corsi interni sull’AI e lo sviluppo di prototipi, non sono solo lavoro, ma anche la mia passione e i miei obiettivi professionali.
Ad esempio, preparare i corsi sui casi d’uso dell’AI è un vero divertimento: ci dedico tempo, studio e preparo demo, con l’obiettivo di portare tutti in una direzione strategica chiara. Mantenere questo contatto diretto con la tecnologia, anche se non scrivo codice tutti i giorni, mi permette di rimanere forte sui contenuti e di godermi il processo di apprendimento e di guida all’innovazione.

